INU - WWF
Europolis
Bologna, Palazzo dei congressi
25 febbraio 1996
“Selezioni di esperienze di urbanistica e
progettazione partecipata e comunicativa”
Intervento Programmato
Progetto: ricerca per una rete di percorsi ciclabili nella 2°
circoscrizione
presentato da: Associazione Amici della Bicicletta - Verona
"luogo" del progetto: Comune di Verona,
Circoscrizione 2° nord-ovest
progettista e relatore: ing. Marco Passigato
Tra la documentazione distribuita ai Comuni
successivamente all'entrata in vigore della legge Urbanistica per la
diffusione di una cultura urbanistica tra gli amministratori, ho trovato
un piccolo opuscolo divulgativo edito dalla Fondazione Aldo Della Rocca
di Roma nella quale tra le altre cose si trovano le seguenti
indicazioni:
- "..... l'individuo durante la sua vita svolge
quattro azioni fondamentali: abitare, muoversi, lavorare e
ricrearsi." E qui io aggiungerei un'altra funzione importantissima:
crescere. I bambini crescono e diventano grandi e gli adulti accrescono
la loro coscienza di vivere in una società.
- "... l'Urbanistica vuole contribuire al
miglioramento delle condizioni di vita degli uomini affinché ognuno
goda maggiormente della propria breve vita."
- "A tutti gli abitanti dovrà essere garantita
una esistenza ricca delle proprie gioie primordiali tra le quali il
continuo contatto con la natura........"
Questi concetti semplici, basilari ed intramontabili
mi hanno immediatamente convinto che non è possibile intervenire su un
luogo senza in qualche modo farsi dire dalla gente del posto quali sono
le loro esigenze.
Il lavoro svolto è stato pertanto fortemente
orientato a capire ed interpretare l'analisi dei bisogni dei cittadini e
con i cittadini per sviluppare le linee guida del piano dei percorsi
ciclabili di questo pezzo di città.
I principali obiettivi della ricerca sono stati:
l'uso della bicicletta in sicurezza, consentire una maggiore autonomia
dei ragazzi, diminuire lo stress dei genitori che non hanno più la
funzione di "conducenti" dei propri figli, favorire una
circolazione veicolare, ciclabile e pedonale più fluida e sicura
Le principali fasi della ricerca sono state:
informazione e formazione attraverso diapositive e documenti sulle
modalità di realizzazione dei percorsi ciclabili all'estero, analisi di
gruppo del territorio per settori, individuando i punti attrattori, i
luoghi pericolosi, i problemi e le risorse del reticolo stradale,
analizzando le abitudini comportamentali dei cittadini residenti ed
abbozzando ipotesi migliorative, discussione di gruppo e sviluppo degli
interventi da attuare con priorità.
Considerazioni in merito al metodo di partecipazione:
il risultato più importante è che molti cittadini hanno
compreso ed interiorizzato la modernità e la praticabilità del sistema
di mobilità ciclabile diffondendo questa convinzioni successivamente ad
altri cittadini e nelle sedi decisionali della Circoscrizione;
La rete dei percorsi risultante si è caratterizzata
per tre elementi importanti:
- una passerella pedonale e ciclabile su un piccolo
fiumiciattolo che consente di accorciare i collegamenti interni tra due
quartieri attigui;
- la riorganizzazione di una piazza della Chiesa con
la creazione di una strada pedonale;
- un percorso protetto per bambini a piedi ed in
bicicletta per raggiungere il polo scolastico e sportivo.
L'insegnamento più importante che si può trarre
dall'iniziativa è che se alla gente si propongono esempi e soluzioni
concrete e semplici, essa matura una capacità di analizzare i propri
desideri richiedendo le cose delle quali ha effettivamente bisogno
Convegno INU -WWF
Fiera di Bologna 25.2.1996
"Urbanistica e progettazione partecipata
comunicativa"
Scheda presentata alla mostra mediante poster cm
100x70
con foto e planimetrie
sezione:
B - ricerca per una rete di percorsi ciclabili
nella 2° circoscrizione
(1° semestre 1992)
presentato da:
Associazione Amici della Bicicletta - Verona
"luogo" del progetto:
Regione Veneto
Comune di Verona, abitanti 250.000
Circoscrizione 2° nord-ovest, abitanti 40.000, sup. edificata kmq 3,6
progettista:
ing. Marco Passigato
altre competenze professionali:
arch. Rossini Fabrizio per la
parte viabilistica
medici Avesani G.A, Volpe E. per la parte
inquinamento e salute
tipo di esperienza:
ricerca territoriale partecipata
metodologie adottate:
gruppo di lavoro ad incontri
quindicinali
n. di cittadini coinvolti:
numerosissimi, coordinati e
rappresentati da una commissione specifica formata da 7 membri provenienti dalle
commissioni circoscrizionali traffico, ecologia e lavori pubblici,
scelti con la particolare attenzione ad individuare soggetti
motivati e con profonde conoscenze e legami personali nel
territorio, piuttosto che perseguire rigorose proporzioni di
rappresentatività partitica.
interlocutori:
istituzionali
- il Consiglio di Circoscrizione ed il Capo
Ufficio strade e traffico del Comune di Verona
descrizione dell'attività:
A) - obiettivi della ricerca:
- individuare una rete di percorsi che
consentano e favoriscano l'uso della bicicletta in sicurezza;
- promuovere una riqualificazione urbana del
territorio, soprattutto dei quartieri più degradati in modo da:
- consentire una maggiore autonomia dei
ragazzi, dei soggetti deboli e dei portatori di handicap;
- diminuire lo stress dei genitori che non
hanno più la funzione di "conducenti" dei propri
figli;
- creare un percorso sicuro ciclabile e
pedonale in via Locchi che conduca i ragazzi al polo sportivo e
scolastico di via Santini.
- definire gli spazi stradali per favorire una
circolazione veicolare, ciclabile e pedonale più fluida e
sicura
- ridurre l'inquinamento da rumore e da gas di
scarico;
B) - fasi della ricerca
- l'ing. Passigato, responsabile della ricerca
ha coordinato i vari incontri che hanno avuto i seguenti sviluppi:
- informazione e formazione attraverso
diapositive e documenti sulle modalità dei realizzazione dei
percorsi ciclabili all'estero e significato di "rete di
percorsi multiuso" , individuando l'utenza di riferimento;
- analisi di gruppo del territorio per
settori, individuando i punti attrattori, i luoghi
pericolosi, i problemi e le risorse del reticolo stradale,
analizzando le abitudini comportamentali dei cittadini residenti
ed abbozzando ipotesi migliorative;
- sopralluoghi del coordinatore con
misurazioni e fotografie delle situazioni analizzate e
schematizzazione delle proposte da perfezionare;
- discussione di gruppo e sviluppo degli
interventi da attuare;
- illustrazione degli elaborati e delle
soluzioni individuate in Consiglio di Circoscrizione ed alla popolazione con
discussione e seguente approvazione.
C) - considerazioni in merito al metodo di partecipazione:
- il metodo di "lavoro partecipato"
ha avuto i seguenti aspetti positivi:
- alcuni cittadini hanno compreso ed
interiorizzato la modernità e la praticabilità del sistema di
mobilità ciclabile diffondendolo successivamente ad altri
cittadini e nelle sedi decisionali della Circoscrizione;
- i suggerimenti e le descrizioni dei cittadini
hanno permesso al progettista di individuare rapidamente i
problemi e le soluzioni perfezionando con un sostegno tecnico e
qualificato le proposte degli abitanti del posto;
- il metodo partecipativo è senz'altro da
riproporre per molte altre ricerche di tipo programmatorio
legate ai bisogni ed alla riqualificazione del modo di vivere
nelle periferie.
realizzazione del progetto:
- dopo la fase di ricerca ha seguito la progettazione esecutiva
di un itinerario di circa 4,5 km che è in attesa di
finanziamento.
strategie future e possibili esiti dell'iniziativa:
- nella stessa Circoscrizione, assieme ad un gruppo
di residenti, si sta eseguendo un intervento culturale propositivo
attraverso una mostra, un'assemblea pubblica e proposte concrete e
puntuali, con il coinvolgimento diretto dei responsabili della
Circoscrizione per diffondere i concetti innovativi di moderazione
della velocità nelle aree urbane al fine di rendere più sicura la
mobilità generale di tutti i soggetti della mobilità compreso i
soggetti deboli, pedoni, anziani, bambini e ciclisti, al fine superare
dove è possibile il concetto di percorso ciclabile come spazio
esclusivo e dedicato, (con grande consumo di spazio nelle strade),
proponendo piuttosto un reticolo di "strade sicure", strade
residenziali e "strade 30" dove sia possibile creare anche
piccoli spazi per l'incontro ed il gioco.